Ciclo escursionismo e codice di comportamento

 


DEFINIZIONI
(L.R. 71/2013 dell’Emilia-Romagna)

Escursionismo: “(omissis) l’attività turistica, ricreativa e sportiva che si svolge su tracciati ubicati prevalentemente al di fuori dei centri urbani, finalizzata alla visita ed all’esplorazione degli ambienti naturali e del patrimonio storico-culturale, architettonico e religioso del territorio”.

Rete Escursionistica:
la Rete Escursionistica dell’Emilia-Romagna (REER)) è composta dall’insieme delle strade carrarecce, mulattiere, tratturi, sentieri, piste ed in generale della viabilità minore extraurbana rientrante nei percorsi escursionistici inseriti nel catasto di cui all’art. 6 della L.R.71/2013. Fanno parte della REER anche le diverse tipologie di strutture, presidi ed aree attrezzate afferenti ai sentieri accatastati.

Possono fare parte della REER solo percorsi regolarmente segnalati e manutenuti.
Al solo fine di garantirne la continuità, i percorsi possono insistere per alcuni tratti anche su tipologie di strade diverse da quelle di cui al comma 1, opportunamente segnalate.
Il catasto dei sentieri dell’ER è consultabile su http://sentieriweb.regione.emilia-romagna.it

 

VIABILITA’ FORESTALE
La viabilità che interessa e/o attraversa aree forestali, essendo a servizio e di utilità per la gestione e la sorveglianza di queste in modo esclusivo o largamente prevalente.

  • Strade camionabili principali/secondarie
  • Strade trattorabili o carrarecce
  • Piste camionabili
  • Piste di strascico principali / secondarie

MULATTIERA
Un percorso a fondo naturale formatosi per effetto del passaggio esclusivo o prevalente di pedoni o animali da soma.
La mulattiera può essere parzialmente o totalmente provvista di massicciata e/o attrezzata con opere per lo sgrondo delle acque e/o di sostegno laterale o trasversale per rendere possibile il transito anche in condizioni di fondo bagnato.

SENTIERO
Un percorso ad esclusivo o prevalente uso pedonale, a fondo naturale, formatosi per effetto del passaggio di pedoni; la larghezza è tale da permettere il passaggio di una sola persona per volta in uno dei due sensi di marcia (larghezza, in genere, inferiore a 1,2 m).

Il sentiero può essere parzialmente o totalmente inghiaiato e/o attrezzato con piccole opere per lo sgrondo delle acque e/o di sostegno laterale o trasversale per rendere possibile il transito anche in condizioni di fondo bagnato.

STRADA MILITARE
Strada costruita per motivi bellici a servizio di postazioni militari, di solito fino a quote elevate e oltre il limite del bosco.

Pendenza costante, fondo inghiaiato, gallerie, massicciate.

 


IL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE C.A.I.

Il ciclo escursionismo è la frequentazione dell’ambiente naturale impiegando la MTB, con finalità escursionistiche, su percorsi condivisi con altri fruitori.
Il comportamento del ciclo-escursionista deve essere sempre improntato al massimo della sicurezza, per se stessi e per gli altri fruitori, ed al pieno rispetto per l’ambiente.
Per tale scopo, è stato definito dal CAI un codice di autodisciplina che contempla regole ambientali, tecniche e di sicurezza.

Norme ambientali

  • I percorsi sono scelti in funzione di tracciati e/o condizioni ambientali che consentano il passaggio della mtb senza arrecare danno al patrimonio naturalistico; evitare di uscire dal tracciato.
  • Le tecniche di guida devono essere ecocompatibili, evitando manovre dannose quali, ad esempio, la derapata (bloccaggio della ruota posteriore).
  • Non fa parte della filosofia del CAI servirsi di impianti di risalita o di mezzi meccanici per usare la MTB solo come mezzo di discesa (il downhill è estraneo allo spirito del CAI).

N.B.: La MTB condotta con “stile escursionistico” e senza uscire dai tracciati non ha impatti ambientali diversi da quelli di un pedone

Norme tecniche

  • Il mezzo in uso deve essere in condizioni meccaniche efficienti.
  • L'abbigliamento, l'attrezzatura e l'equipaggiamento devono essere adeguati al percorso da affrontare.
  • Il casco deve sempre essere indossato ed allacciato.

Norme di sicurezza

  • La velocità di conduzione deve essere commisurata alle capacità personali, alla visibilità ed alle condizioni del percorso, in modo da non creare pericolo per sé e per gli altri.
  • Occorre sempre dare la precedenza agli escursionisti a piedi, che devono essere garbatamente avvisati a distanza del nostro arrivo, a voce o con dispositivo acustico.
  • La scelta dei percorsi deve tenere conto delle personali capacità fisiche, tecniche ed atletiche.

Il codice di autoregolamentazione riprende principi del Codice della strada e regole già enunciate da organismi americani, che per primi si posero il problema del comportamento corretto da tenere alla guida di una bicicletta fuori strada, al fine di educare i biker e dare all’opinione pubblica una immagine corretta di questa nuova disciplina: il Codice N.O.R.B.A. (National Off Road Bicycle Association) ed il Codice I.M.B.A. (International Mountain Biking Association).
Sono, inoltre, ripresi i contenuti delle tavole di Courmayeur (1995) di emanazione europea, che contemplano tutte le discipline sportive della montagna.

 

     Codice N.O.R.B.A.

   NORBA


    Regole I.M.B.A.

   IMBA

 

 

LA SITUAZIONE IN ITALIA

Possiamo andare dappertutto con la MTB?
Il traffico dei velocipedi e dei pedoni è regolato su tutto il territorio nazionale in primo luogo dal Codice della Strada.
La competenza legislativa sull’accesso alla rete escursionistica è delle regioni e province autonome.Restrizioni di accesso alla viabilità minore e fuoristrada possono essere applicate dai Comuni, dagli Enti Parco, dal Corpo Forestale (ora Carabinieri forestali) e da altri enti locali minori.
Per diffondere una buona immagine dei bikers occorre rispettare le regole del codice della strada, le restrizioni di accesso e il codice di autoregolamentazione


Situazione nelle Regioni

Regione                    Legge       Note   

PIEMONTE                     SI          Le MTB possono circolare sulla rete dei sentieri solo a fini escursionistici (no agonistici, no ludici)

MARCHE                        SI          La legge regionale ispirata dal CAI è nata in modo favorevole alla MTB. Poi il regolamento attuativo ha escluso le MTB dai sentieri. 

Provincia di TRENTO      SI          Le MTB non possono circolare sui sentieri più stretti della lunghezza della bici o con inclinazione maggiore del 20% 

EMILIA-ROMAGNA          SI          La recente Legge Regionale permette il transito alle MTB, ma vieta la costruzione di strutture e le gare sui sentieri della REER 

VENETO                        SI          Sui sentieri alpini (accesso a rifugi, in alta quota, zone naturalistiche) è vietato il transito con gli stessi criteri della Provincia di Trento 

ALTRE REGIONI             NO         In mancanza di normative specifiche vale il Codice della strada e le eventuali disposizioni degli enti territoriali



IN SINTESI

  1. Il ciclo-escursionismo in MTB è un modo di frequentare l’ambiente montano con un attrezzo specifico. Non è una disciplina sportiva.
  2. E’ nostro dovere conoscere, difendere e valorizzare l’ambiente che frequentiamo e non considerarlo solo un parco giochi.
  3. Dobbiamo seguire il codice di autoregolamentazione e diffonderne i principi per evitare che la MTB sia considerata un’attività pericolosa e venga esclusa dai sentieri.
  4. Dobbiamo imparare a valutare in modo oggettivo i percorsi per affrontarli con consapevolezza e sicurezza. Usiamo la scala di difficoltà.

 

 

Ciclocai -  Club Alpino Italiano - C.A.I Sezione di Bologna "Mario Fantin"

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